In attesa di sapere chi sarà il successore di Bergoglio, Vittorio Feltri ha dato la propria opinione su chi potrebbe essere l’erede e cosa dovrebbe fare.
Si stanno moltiplicando le ipotesi e le previsioni in merito al nuovo Papa. Chi sarà l’erede di Bergoglio dopo la sua morte avvenuta lo scorso 21 aprile 2025? Anche Vittorio Feltri ha voluto dire la sua nell’ultimo editoriale per Il Giornale. Il giornalista non ha escluso l’ipotesi di un Pontefice di “colore” spiegando che sia il “cuore” la caratteristica principale che dovrà avere il Santo Padre.

Feltri e il prossimo Papa
Intervenuto nel suo ultimo editoriale per Il Giornale, Vittorio Feltri ha commentato la possibilità che l’erede di Papa Francesco possa essere un Pontefice di colore. Rispondendo ad una lettrice, il giornalista ha subito chiarito: “[…] Che sia nero, giallo, bianco, o à pois, credo sia sufficiente che si tratti di un individuo capace di incarnare al meglio i valori cristiani e di rappresentarli in modo esemplare, facendosene difensore e baluardo dato che i cristiani perseguitati nel globo sono milioni, 365 milioni, stando alle ultime stime. Per compiere questa missione nonché per tutelare i valori della cristianità occorre una personalità forte, decisa, coraggiosa. Pure orgogliosa”.
Successivamente Feltri ha dato un’idea su quale potrebbe essere una scelta saggia: “Punterei su un conservatore, non su un progressista. Spero in un successore di Francesco che sia modello di umanità e misericordia, il quale possa ispirare fedeli e non fedeli, e che non ambisca a rivestire un ruolo di carattere politico. Bastano le toghe politicizzate, non vogliamo anche l’abito talare politicizzato”.
L’ipotesi Papa di colore
Passaggio interessante anche sulla possibilità che l’erede di Bergoglio possa essere un italiano: “[…] Sarei contento, senza andare in brodo di giuggiole, se fosse scelto un italiano, va da sé. Ma se dovesse essere eletto un extracomunitario, magari africano, che vuoi che sia? Un altro extracomunitario che si insedia in Italia. Stavolta non clandestinamente”.
Facendo anche della lieve ironia, Feltri ha concluso il suo pensiero rivolgendosi sempre alla sua lettrice: “Perdonami, non riesco a trattenere le mia ilarità. Quindi, è vero, non è escluso che la fumata bianca stavolta potrebbe essere nera. E magari un nero potrà rivelarsi efficace nella salvaguardia di quei valori propri della Chiesa che sono ormai alla deriva ovunque. Insomma, non credo proprio sia una ‘questione di pelle‘”.